Con l’arrivo delle temperature più basse e il calo delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, a novembre è fondamentale adottare le giuste precauzioni per mantenere il prato in condizioni eccellenti. Dalla giusta altezza di taglio all’irrigazione, passando per la nutrizione, la gestione della rugiada e le lavorazioni meccaniche, ogni accorgimento può fare la differenza per avere un prato che si presenti sano e curato la prossima primavera.
Bisogna infatti lavorare in questo periodo per proteggere il prato dall’inverno ma anche per mettere le basi alla sua ripresa il prossimo anno. Segui questi consigli pratici per affrontare al meglio questa fase di transizione e goderti un prato sano anche durante i mesi più freddi.
Taglio corretto del prato a novembre
Mantieni l’altezza di taglio del prato intorno ai 25-30 mm per prepararlo all’arrivo della stagione fredda. È fondamentale eseguire il taglio quando l’erba è completamente asciutta per evitare la formazione di muffe e patologie. Ricordati sempre di raccogliere i residui di taglio, in modo da favorire il passaggio di luce e aria sul prato e ridurre la possibilità di sviluppo di malattie fungine come Microdochium nivale.
Irrigazione del prato in autunno
L’irrigazione diventa sicuramente meno critica rispetto all’estate, ma è comunque importante adattarla alle condizioni climatiche della tua zona. Fino a quando le temperature rimangono sopra lo zero, puoi irrigare 1-2 volte alla settimana. Evita però di farlo nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale è più alta. Verso la fine del mese, quando sono previste gelate, interrompi completamente l’irrigazione per proteggere l’impianto e procedi a chiudere quest’ultimo.
Nutrizione autunnale del prato
Ottobre e novembre sono i mesi chiave per preparare il prato all’inverno e determinarne la sopravvivenza. Le temperature rigide possono causare problemi meccanici mentre l’umidità aumenta il rischio di sviluppare malattie fungine; quindi, è essenziale effettuare una concimazione ad alto tenore di potassio il prima possibile. Questo elemento fornisce infatti resistenza alle piante, aumentando la loro capacità di difendersi. Inoltre, favorisce lo sviluppo radicale, permettendo alle piante di sopravvivere anche in condizioni più sfavorevoli. Distribuire quindi concimi come Velvit 12.5.20 con azoto a lenta cessione, ferro e magnesio oppure Unigreen 8.5.18, concime organo-minerale permette di aiutare il prato nella sua sopravvivenza al freddo. In biologico è invece possibile scegliere tra Ever 5, concime organico con ferro e stimolante di radicazione Osyr oppure il liquido Nutribio K, con antiossidanti e stimolante radicale Osyr.
Dopo metà novembre o all’inizio di dicembre, l’ultima concimazione dell’anno è da fare con l’ammendante Vegevert che apporta sostanza organica viva al terreno, migliorando la disponibilità idrica e stimolando l’accumulo di riserve nutritive per una ripartenza vigorosa in primavera.
Gestione delle foglie cadute sul prato
Durante l’autunno, la caduta delle foglie rappresenta un’ulteriore sfida per il prato. È importante rimuovere regolarmente le foglie accumulate, sfruttando rastrelli, soffiatori o tosaerba mulching. In questo modo, si evita che lo strato fogliare impedisca il passaggio di luce e aria, causando la formazione di feltro e innescando patologie fungine.
Gestione della rugiada
Nei prati di pregio, rimuovere la rugiada mattutina può fare la differenza. Puoi farlo meccanicamente oppure utilizzando prodotti specifici come Magnum Recoil, una miscela di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli che forma una barriera sulla lamina fogliare, disperdendo l’umidità e riducendo lo sviluppo di malattie.
Prendersi cura del prato in autunno richiede un certo impegno, ma i risultati ti ripagheranno con uno spazio verde sano e curato anche durante i mesi invernali e una splendida ripresa primaverile!
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